FAMIGLIA

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Vi siete persi il primo incontro di Milano lirica al Tandem? Ecco un piccolo riassunto da parte del prof. Torelli:
 
"Quando Rossini scrive i suoi capolavori, l'opera è un genere musicale che ha già compiuto e superato i 200 anni.
Nel corso del secolo precedente, aveva cominciato ad affermarsi a partire dalle opere buffe una struttura nuova e molto gradita al pubblico: il Finale d' atto concertato, una situazione in cui i librettisti facevano convergere tutti o quasi i principali personaggi sulla scena per creare uno snodo fondamentale nella vicenda e consentire al compositore di presentare brani con un notevole sviluppo polifonico delle parti.
Dopo i grandi esempi forniti da Mozart con le sue opere buffe italiane, Rossini porta il genere del concertato finale d'atto al massimo splendore di inventiva musicale, frenesia ritmica e virtuosismo canoro. 
Visto l'apprezzamento del pubblico e la possibilità offerta ai musicisti di sviluppare complessi orditi compositivi, la struttura del concertato finale iniziò, dapprima sporadicamente, a comparire anche in opere serie e Rossini stesso la portò anche in questo ambito ad un altissimo livello artistico.
Come esempi abbiamo ascoltato finali d'atto da L'italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, Cenerentola, Guglielmo Tell".
 
Ci vediamo al prossimo incontro!!!
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I club Tandem e Altai dell'Associazione Tandem sono lieti d’invitarvi alla giornata di apertura

domenica 22 settembre 2019

Per quest'anno abbiamo pensato un programma per genitori e figlie a Cavadino (famoso per le nostre vacanze estive!), a Carate Urio, sul lago di Como.

In breve il programma della giornata:

Ore 11.00 S. Messa celebrata da Don Carlos  (cappellano club Altai) presso la chiesa Santi Quirico e Giulitta (Via Regina, 22010 Carate Urio CO)

Ore 12.00 Conferenza: “Educare alla creatività” tenuta da Federica Toto (Creative Team Facilitator and Story Teller for Innovation) presso l'Aula Magna del Castello di Urio / Giochi, laboratori e sport per le bambine e ragazze

Ore 13.30 Pranzo a Cavadino

Ore 15.00 Giochi per le famiglie

Ore 16.30 chiusura giornata

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Sono entrata nel Club di Verona, il Ginga, quattro anni fa. Ho frequentato per due anni il club delle medie e per altri due quello del biennio.
Al Club si alternano momenti di gioco e scherzi a momenti più seri di riflessione. Sono molte le attività che ho fatto durante questi anni al Ginga: cucina, ballo country, cucito, teatro, volontariato prima in una casa di riposo e poi in un asilo che accoglie bambini provenienti da famiglie in difficoltà. Ho fatto anche alcune esperienze come tutor sia al club ma anche alle convivenze estive, ossia periodi di 5 o 6 giorni durante i quali le ragazze di vari Club d'Italia vivono assieme facendo amicizia con persone nuove e mettendosi una al servizio dell'altra. Penso che infine sia questo ciò che il club insegna: mettersi una al servizio dell'altra e farlo con gioia, sorridendo sempre.
Tramite il Ginga ho creato alcune amicizie stupende e divenute presto fondamentali per me. Ho stretto un forte legame non solo con le altre ragazze ma anche con le tutor che si sono dimostrate sempre disponibili ed interessate ad ascoltare tutto ciò che avevo da dire e pronte a sacrificare tempo ed energie per me. Grazie al Club ho stretto anche un'altra amicizia, forse la più importante di tutte: l'amicizia con Gesù. Ho imparato a parlargli come si parla ad un amico raccontandogli tutto: gioie, difficoltà, paure.
Insomma, il tempo passato al club è stato ed è tuttora fondamentale per me, infatti qui più che in ogni altro luogo ho capito cosa vuol dire vivere.
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Sono Doriana, ho iniziato ad essere tutor dieci anni fa a Verona ai club Aquilia e Ginga e dall'ottobre scorso ho continuato ad esserlo qui a Milano, al Tandem.
Essere tutor è un'avventura bellissima che ti permette di stare in stretto contatto con le ragazze e di aiutarle a crescere umanamente come donne capaci in futuro di dar vita ad una famiglia, di educare i propri figli, di dare il loro apporto affinché il mondo possa essere migliore.
A Verona, nei club, ho avuto la possibilità di conoscere delle piccole ragazze di dieci anni che adesso sono diventate delle piccole donne e che hanno deciso di dedicare anche loro una  parte di tempo della settimana ad essere tutor. È stato bellissimo perché le ho viste crescere ma anche io sono cresciuta con loro. Sicuramente in futuro ricorderemo tanti momenti belli passati insieme nei quali abbiamo messo in gioco i nostri talenti, allo scoperto le nostre fragilità e abbiamo messo in atto la nostra capacità di fare amicizia: e così abbiamo constatato tante volte che quello che da sole sarebbe stato impossibile realizzare insieme siamo riuscite a farlo.
Stare a fianco delle ragazze nel momento della crescita è per me un dono speciale: ascoltando le loro storie, quello che vivono, le loro scoperte, è a volte come se rivivessi la mia adolescenza, altre volte mi metto così tanto nei loro panni che è come se vivessi altre vite, esperienze  che non ho vissuto prima le vivo con loro e attraverso di loro. E così cerchi nel tuo cuore di capire cosa succede nel loro e provi a trovare delle risposte, dei consigli da dare loro su un determinato argomento. Direi però che la cosa importante oggi, soprattutto in questo mondo frenetico e vissuto anche sui social, sia imparare ad ascoltare cosa c'è nel cuore di un giovane.  Se tu ascolti scoprirai che le ragazze hanno un estremo bisogno di riversare in una persona più grande di loro le gioie, i dolori, le inquietudini, quello a cui non trovano una risposta. Il dialogo è fondamentale. Anche la creatività oggi va educata e sviluppata perché ci aiuta ad essere persone dotate di una forte personalità che non scende a compromessi con la mediocrità. Le ragazze al Club imparano a stare insieme, ad intessere relazioni con persone diverse completamente da loro, sono aiutate a conoscere i propri punti forza e a metterli a servizio degli altri, a prendersi cura delle ragazze più giovani preparando a volte piccole attività per loro come ad esempio giochi, cineforum...
Accanto a questo rapporto bellissimo con le ragazze ho avuto anche l'esperienza di poter conoscere i genitori e di creare una bellissima relazione con loro. La figura della tutor infatti, è speciale perché fa un po' da ponte fra il mondo delle ragazze e quello degli adulti: sei una sorta di trampolino per farle sbocciare, ma per farlo direi che sia necessario che anche mamma e papà sappiano cosa tu stai facendo al club con le figlie.. è un'opportunità molto bella e costruttiva che bisogna imparare a sfruttare!!!

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